“Il mio desiderio? Mettere la SLA in fuorigioco”


È questo l’obiettivo di Giuseppe Rosica, per tutti “Cicci”
Romano, classe ‘56, carattere da vendere: dentro e fuori dal campo. Giuseppe è noto a molti per il suo ruolo di arbitro di Serie A e B negli anni ’90. Inizia quasi per gioco a 16 anni. Il motivo? Avere la tessera omaggio di ingresso alle partite della “magica”, la Roma. Cicci dimostra subito autorevolezza in campo, il rigore dell’uniformità di giudizio, il  carisma e l’allenamento trasformano quel gioco  in una passione irrinunciabile. Debutta in Serie B nella stagione 1989-1990: era il 3 settembre 1989, ed era la partita Cagliari-Reggina.
E poi, nella stagione 1990-1991, arriva in Serie A, nella partita Cagliari-Bari. L’ultima arbitrata in Serie A risale alla stagione 1995-1996: Cremonese-Vicenza. Ha un consuntivo finale di 26 presenze in Serie A e di 95 presenze in Serie B. Ma quella passione non si è mai affievolita: tuttora segue ininterrottamente il mondo del calcio, ma lo fa in modo differente.
Giuseppe ha dovuto trovare un modo alternativo per vedere e vivere il calcio. Agli inizi del 2017, infatti, riceve la diagnosi di SLA e in poco tempo si ritrova a respirare aiutato da un macchinario, ad alimentarsi con una sonda e a comunicare esclusivamente con gli occhi. Occhi che parlano, e non è un modo di dire.
Cicci, con i suoi occhi, continua a regalare emozioni alla sua famiglia e ai suoi amici. Accanto a lui ci sono, costantemente, la moglie Manuela, la mamma Elena e il fratello Marco. E poi, a febbraio del 2018, la famiglia si è allargata con l’arrivo di Lorenzo e Beatrice. I piccolini di casa hanno offerto a Cicci una prospettiva nuova, differente. Se fino a pochi mesi prima era convinto di voler interrompere i trattamenti che gli permettono di vivere; alla nascita dei due, Cicci ha scelto di continuare a lottare. Perché quegli occhi, nonostante tutto, gli permettono di osservare e partecipare alle cose della vita. E perché quegli occhi – in fondo – gli consentono di viversele tutte quelle emozioni che, per lui, rendono la vita degna di essere vissuta.
 

Questo sito fa uso di cookie per facilitare la tua navigazione. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta <a href="http://www.aisla.it/cookie-policy/">questa pagina</a>.</p><p style="margin-top:-5px;">Chiudendo questo avviso o continuando la navigazione sul portale acconsenti all'uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito fa uso di cookie per facilitare la tua navigazione. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Chiudendo questo avviso o continuando la navigazione sul portale acconsenti all'uso dei cookie.

Chiudi